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STEFANIA TRIVELLIN

Inizia a studiare danza contemporanea a The Place, Londra, e si diploma in seguito alla Scuola Professionale Italiana Danza a Milano. La sua formazione continua poi nell’ambito della tecnica release, floorwork e contact improvisation. Fondamentali gli incontri con i maestri della scuola americana Jeremy Nelson, David Zambrano, Ori Flomin, Juliette Mapp, Trisha Bauman, Diane Madden,
Susan Rethorst e il periodo di studio a New York al Movement Research
e al Trisha Brown Studio.
La prima esperienza come danzatrice è con Adriana Borriello alla Biennale giovani di Valencia. Con Roberto Castello-Compagnia Aldes danza nelle produzioni BioSculture e Il Fuoco, L’acqua e L’ombra presentato al Festival Picture of Emotion di Bonn. Con Ron Howell danza nelle produzioni Outis e Macbeth del Teatro alla Scala, di quest’ultima con tournèe estera. Lavora inoltre con Bob Wilson, Liliana Cavani, Giancarlo Cobelli, Antonella Agati.
Per oltre dieci anni collabora stabilmente con la compagnia AIEP Ariella Vidach, partecipando a Festival nazionali e internazionali fino all’ultima tournèe negli Stati Uniti nel 2008, anno di conclusione della collaborazione.
Parallelamente si dedica a progetti di ricerca coreografica collaborando con diversi coreografi e musicisti. Il primo progetto come autrice Ad accesso casuale è un lavoro per 5 danzatori presentato alla Comuna Baires di Milano e al Festival “ Traiettorie”.
Viene in seguito selezionata dall'OMI Arts Center di New York per partecipare ad una residenza internazionale di coreografi, durante la quale crea i lavori Egg Land e Dis/Appear, presentati entrambi ad Hudson (NY) con la supervisione di un ex danzatore di Twyla Tharp. Con Rebecca Pesce ha creato Infinitilimiti, un duo presentato in molti festival di danza in Italia.
Da oltre 15 anni insegna danza contemporanea, tenendo corsi e laboratori per tutti i livelli. La sua attività come didatta è ampia e la porta a collaborare con l’ Accademia Professionale di Danza Contemporanea presso L’Arcobaleno Danza, Milano.
Conduce con molto interesse un progetto sperimentale nell’ambito della danza e movimento creativo presso il CRT dell’Ospedale di Luino, lavorando con pazienti aventi disagio psichico.
Parallelamente ottiene una formazione approfondita nel Pilates, metodi Stott, Matwork e Reformer, i cui concetti di base utilizzerà in parte, arricchendoli e rielaborandoli nel training di danza contemporanea.
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